DEVI TROVARE UNA STRATEGIA - EVENTI GRAVI CHE POSSONO ACCADERE

DEVI TROVARE UNA STRATEGIA - EVENTI GRAVI CHE POSSONO ACCADERE

Tre sono gli eventi gravi che possono sopraggiungere nell’arco della vita e minacciare i propri progetti: la Perdita di Autosufficienza, una Malattia Grave o la Premorienza.

Possiamo chiamare questi eventi “gravi sfide” perché comportano non solo una serie di difficoltà personali ma anche economiche.

Per esempio, in caso di Perdita di Autosufficienza o di Malattia Grave molte sono le spese da sostenere, come quelle per le cure, oppure per un aiuto pratico, o ancora eliminare le barriere che rendono invivibile il proprio ambiente.

Anche il caso di prematura scomparsa è una situazione difficile da superare per le persone che rimangono.

Certo i soldi non possono colmare un vuoto, ma possono aiutare i propri cari ad affrontare il futuro o portare avanti un progetto di vita che era stato pianificato insieme.

La non autosufficienza è un disagio che può riguardare non solo gli anziani ma anche i più giovani a seguito di grave malattia o, infortunio.

Una recente ricerca dell’ISTAT evidenzia come in Italia le persone non autosufficienti siano 3 milioni, con una persona su 20 che rientra nella fascia di età dai 55 ai 74 anni.
Questi numeri sono anche destinati a crescere: si ipotizza che nel 2030 saranno cinque milioni.

Gli ultimi dati pubblicati dall’Istat, ci danno un interessante spaccato sulle classi di età legate alla non autosufficienza anche prima della terza età. Per fortuna i casi non sono molti, ma comunque 1 persona ogni 12, di età inferiore ai 65 anni è non autosufficiente.

La non autosufficienza può infatti determinarsi per tanti motivi, il primo dei quali è certamente l’avanzare dell’età, ma anche una qualsiasi malattia invalidante oppure un trauma violento con gravi conseguenze.

Per questo è importante decidere di proteggersi in tempo per non compromettere la qualità della propria vita e di quella familiare.

Stando alle stime del Censis, infatti, sono oltre 500 mila le famiglie che, per pagare l’assistenza a un familiare non autosufficiente, hanno dovuto erodere i propri risparmi o addirittura vendere la propria abitazione.

Infatti, in Italia l’impegno pubblico nel settore dell’assistenza ai disabili è da sempre piuttosto ridotto, se confrontato con quello di altri paesi europei.

I costi ricadono quindi sulla famiglia: per fare un esempio in media le spese al mese per una badante (stipendio, contributi, vitto e alloggio) possono superare i 2.000 euro e raggiungere i 4.000 euro nel caso di una struttura privata di qualità.

Buona parte della spesa per assistenza è sostenuta direttamente dalle famiglie: 14,4 miliardi, 48,8% del totale.
Le famiglie si trovano ad affrontare le spese in gran parte da sole e facendo ricorso all’impegno personale dei familiari. Ma i problemi non sono solo i costi, mancano supporti per i cittadini che garantiscano la qualità dei servizi e ne facilitino la reperibilità.

La non autosufficienza di un familiare è un evento che cambia gli assetti economici e sociali di una famiglia. Solamente il 23,8% di coloro che lo hanno affrontato dichiarano di essere stati in grado di coprirne le spese. Ma per pochi di questi (il 14,3%) il reddito è stato sufficiente. La maggior parte ha dovuto intaccare i risparmi o ricorrere all’aiuto di amici e parenti.

Nella stragrande maggioranza dei casi (il 76,2%) le famiglie non sono state in grado di provvedere integralmente all’assistenza e hanno dovuto fare delle rinunce: hanno ridimensionato il livello di assistenza per la persona da curare (il 40,4%), oppure a spese sanitarie (il 26,4%) o hanno ridotto i consumi alimentari (il 33,2%).

Di conseguenza, risulta fondamentale adottare un nuovo approccio culturale, che metta al centro non la “malattia”, quanto piuttosto la persona e il suo progetto di vita.

Anche eventi come le malattie gravi o la morte possono purtroppo presentarsi a tutte le età.

In Italia ogni anno ci sono 373.000 nuovi casi di tumore, 194.800 fra i maschi e 178.500 fra le femmine.
È come dire che ogni giorno 1.000 persone scoprono di essersi ammalate di tumore.

L’ictus conta in Italia circa 200.000 casi ogni anno, di cui l’80% sono nuovi episodi e il 20% recidive, che riguardano soggetti precedentemente colpiti.

Infine, ogni anno 160.000 persone sono colpite da infarto, di queste il 20% ha meno di 60 anni.

Una recente ricerca dell’ISTAT ha mostrato che tra le prime tre cause di morte in Italia ci sono le malattie ischemiche del cuore, le malattie cerebrovascolari e altre malattie del cuore, rappresentative del 29,5% di tutti i decessi.
Al quarto posto nella graduatoria troviamo i tumori, mentre malattie degenerative - come la Demenza e l’Alzheimer - pur avendo percentuali di incidenza più basse, risultano comunque in crescita.

In una successiva ricerca del 2018 vengono confermate come prime cause di mortalità le malattie cardiovascolari e i tumori che sono responsabili di due decessi su tre.

Abbiamo purtroppo assodato che questi eventi negativi possono capitare a chiunque e in qualunque momento… ma, secondo te, le persone se ne preoccupano?

Da dati recenti risulta che in effetti le preoccupazioni degli italiani riguardano principalmente i problemi di salute, le malattie e gli infortuni, oppure in generale il dover affrontare degli imprevisti.

Ma perché le persone a fronte di queste preoccupazioni non decidono di orientarsi verso una soluzione assicurativa che permetta di vivere con serenità il presente?

Il problema potrebbe essere riscontrato negli elementi negativi alla base del vissuto di queste preoccupazioni, e nel fatto che le persone spesso tendono ad allontanare l’idea che possano accadere veramente a loro, scegliendo quindi di non pensarci…
Purtroppo però il non pensarci non evita che questi accadano!

Ed è per questo che è fondamentale la mia consulenza.

Credo che sia necessario un ribaltamento della visione del cliente verso concetti positivi: da “problema” a realizzazione di un “progetto di vita”.

Il protagonista di questo percorso è proprio “PER NOI”, la nuova soluzione pensata da AXA per aiutare le persone a far fronte agli eventi gravi legati alla vita umana.

Se vuoi approfondire contattami al 3298999463

www.stevenminisini.com